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ALLARME LAVORO, ATTENZIONE MASSIMA AI PRECARI

Sportelli Cisl Fvg a pieno regime: proposta alle APL una alleanza sulla formazione

Preoccupano le proiezioni sulla tenuta occupazionale dei prossimi mesi, tanto più se riferite ai lavoratori precari, che stanno pagando altissimo il prezzo imposto dalla pandemia ancora in atto. A livello nazionale già si contano 444mila posti di lavoro persi, ben più della metà riguardanti lavoratori a termine e autonomi e le cose non vanno meglio in Friuli Venezia Giulia se si considera che da dicembre 2019 al saldo del secondo trimestre 2020, sono circa 2.500 i posti di lavoro volatilizzati tra i lavoratori somministrati.

Per la Cisl Fvg siamo di fronte ad una vera e propria emergenza occupazionale, con i quattro sportelli lavoro del Sindacato ormai a pieno regime anche nell’attivazione di tutte le risorse messe a disposizione dai provvedimenti in materia di politiche attive, come il Fondo Nuove Competenze del decreto di agosto e l’assegno di ricollocazione. “Vogliamo in questo modo sostenere i lavoratori nella delicatissima fase della ricollocazione e fare in modo che non escano dal mercato del lavoro: oggi è fondamentale più che mai mantenere legate le persone ad una prospettiva occupazionale, sapendo che dobbiamo fronteggiare una situazione straordinaria, inedita, che necessita anche di strumenti nuovi” – commenta per la Cisl Fvg, il segretario Luciano Bordin. Proprio per questo il Sindacato, per voce della Felsa Cisl, lancia, a sostegno dei precari, l’idea di una forte alleanza con le agenzie interinali per l’utilizzo del cosiddetto Diritto Mirato alla Formazione, strumento di politiche attive, di formazione e riqualificazione professionale, rivolto a chi termina un rapporto in somministrazione e finanziato dal fondo bilaterale Forma.Temp con una dotazione attuale che si aggira attorno ai 40 milioni di euro a livello nazionale. “Invitiamo le agenzie a coinvolgerci e farsi coinvolgere nella gestione condivisa di questo fondamentale strumento di natura contrattuale, che può realmente aiutare i lavoratori nella ricollocazione e che purtroppo è ancora sottoutilizzato” – spiega per la Felsa Cisl, Tommaso Billiani. Eppure ne potrebbero beneficiare molti dei lavoratori che hanno terminato un rapporto di lavoro in somministrazione, coloro cioè tramite una Agenzia Per il Lavoro.  A dicembre 2019 erano 15mila persone in regione, mentre nel secondo trimestre 2020 – soprattutto a causa della pandemia – sono scese a circa 12.500, peraltro con un aumento di part-time ed una drastica diminuzione delle ore lavorate, tanto che gli occupati equivalenti superano di poco le 10.000 unità.